Tonsillite
La tonsillite è un’infezione delle tonsille, due agglomerati di tessuto situati in fondo alla gola.
Le tonsille fungono da filtri e catturano i germi che altrimenti entrerebbero nelle vie respiratorie causando l’infezione. Hanno anche la funzione di produrre gli anticorpi necessari per contrastare le infezioni. Tuttavia, talvolta i batteri o virus sono così importanti che le tonsille si gonfiano e si infiammano.
La tonsillite è un disturbo frequente, soprattutto nei bambini. Può manifestarsi una volta sola o ripresentarsi più volte nel giro di poco tempo [1].
Benché possa essere spiacevole e fastidiosa, la tonsillite raramente rappresenta un problema di salute importante. Nella maggior parte dei casi si risolve nel giro di qualche giorno, con o senza l’aiuto dei farmaci. I sintomi scompaiono generalmente entro 7-10 giorni dalla loro comparsa, con un picco sintomatologico nelle prime 72 ore [1].
In questo articolo spiegheremo che cos’è la tonsillite, quali sono i sintomi che la accompagnano, le cause e il trattamento.
Tonsillite: che cos’è?
Le tonsille sono due linfonodi situati ai due lati della parte posteriore della gola. Sono un meccanismo di difesa e aiutano a prevenire le infezioni. Quando si sviluppa un’infezione sulle tonsille stesse si parla di tonsillite [2].
Le tonsille rappresentano una linea di difesa dalle malattie. Producono, infatti, i globuli bianchi, i quali svolgono un ruolo fondamentale nel combattere le infezioni [2].
La tonsillite può manifestarsi a qualsiasi età ed è una malattia comune nei bambini, dall’età prescolare fino all’adolescenza. I sintomi includono mal di gola, gonfiore e arrossamento tonsillare e febbre. Nella tonsillite virale questi sintomi possono attenuarsi già dal secondo giorno quando, invece, possono comparire tosse e catarro [3].
I patogeni responsabili della tonsillite possono trasmettersi ad altre persone e sono rappresentati da un gran numero di virus e batteri, tra cui gli streptococchi. Se non viene trattata, la tonsillite da streptococco può portare a complicanze gravi.
Esistono tre tipi di tonsillite [3]:
Tonsillite acuta. I sintomi generalmente durano 3 o 4 giorni ma in certi casi possono durare fino a 2 settimane.
Tonsillite ricorrente, quando si manifesta più volte in un anno.
Tonsillite cronica, quando l’infezione dura per un lungo periodo di tempo.
Poiché il trattamento giusto per la tonsillite dipende dalla causa, è importante che venga formulata una diagnosi accurata e tempestiva. L’intervento chirurgico, che una volta era una procedura comune per il trattamento della tonsillite, in genere è eseguito solo quando la tonsillite si presenta con una certa frequenza, non risponde ad altri trattamenti o causa complicanze gravi [1].
La sensazione che si ha con la tonsillite è di avere un brutto raffreddore o l’influenza. Le tonsille appaiono gonfie e arrossate, ma i sintomi in genere scompaiono nel giro di 3 o 4 giorni [3].
La tonsillite può essere causata da una serie di infezioni virali o batteriche e si trasmette attraverso l’aria o oggetti contaminati.
Il sintomo più comune è un mal di gola molto forte, accompagnato da una sensazione di spossatezza, esattamente come l’influenza o un forte raffreddore. I principali sintomi della tonsillite sono un ingrossamento e un’infiammazione tonsillare, talvolta così forti da rendere difficile la respirazione attraverso la bocca e la deglutizione.
I sintomi principali nei bambini e negli adulti sono [3]:
Dolore o dolorabilità alla gola
Tonsille arrossate
Ghiandole del collo o della mandibola ingrossate
Brividi
Alito cattivo
Presenza di una patina di colore bianco o giallastro sulle tonsille
Vescicole o ulcere in gola
Perdita dell’appetito
Dolore all’orecchio
Collo rigido
Difficoltà a deglutire
Voce gracchiante o soffocata
Nei bambini, i sintomi della tonsillite possono includere anche [1]:
Disturbi allo stomaco
Salivazione abbondante
Inappetenza
Vomito
Dolori allo stomaco
Alcune persone sviluppano inoltre calcoli tonsillari che i medici chiamano anche tonsilloliti. I tonsilloliti sono formazioni di materiale calcificato che si sviluppano nelle cripte delle tonsille, dove sono presenti le cellule del sistema immunitario. Sono generalmente di piccole dimensioni, ma in rari casi possono raggiungere dimensioni maggiori.
I calcoli tonsillari possono essere una seccatura e talvolta sono difficili da rimuovere, ma sono in genere innocui. Spesso sono scambiati dal paziente per placche batteriche.
Tonsillite: cause
Il più delle volte la tonsillite è causata da comuni virus, ma talvolta anche da infezioni batteriche.
Le tonsille combattono i virus e i batteri che entrano nell’organismo attraverso la bocca e il naso. Tuttavia, sono anche vulnerabili alle infezioni di cui sono responsabili proprio i patogeni che esse contribuiscono a combattere.
Un virus, come quello che scatena il comune raffreddore, può causare la tonsillite, ma anche le infezioni batteriche come quelle che causano il mal di gola sono cause possibili di questa infiammazione.
La causa più comune di tonsillite è l’infezione virale. Tra i tipi più comuni di virus che infettano le tonsille vi sono:
Adenovirus, una delle possibili cause del comune raffreddore e mal di gola
Rhinovirus, la causa più frequente del raffreddore
Virus dell’influenza
Virus respiratorio sinciziale, che spesso porta allo sviluppo di infezioni acute delle vie respiratorie
Due sottotipi di coronavirus, uno dei quali causa la SARS
Meno comunemente, la tonsillite è causata dai seguenti virus:
Epstein-Barr virus (EBV)
Herpes simplex virus (HSV)
Cytomegalovirus (CMV)
Il batterio più comune responsabile della tonsillite è lo Streptococcus haemolyticus (streptococco di gruppo A), il batterio che causa il mal di gola. Possono causare la tonsillite anche altre specie di streptococchi e altri tipi di batteri, tra cui:
Staphylococcus aureus
Mycoplasma pneumoniae
Chlamydia pneumoniae
Mycoplasma penumaniae
Bordetella pertussis
Fusobacterium
Neisseria gonorrhoeae
Vi sono alcuni fattori che espongono a un maggior rischio di tonsillite:
Età: i bambini tendono a prendere la tonsillite più spesso degli adulti. L’età a cui si è maggiormente esposti a tonsilliti batteriche è dai 5 ai 15 anni, mentre la tonsillite di origine virale è più comune tra i bambini molto piccoli. Anche gli anziani presentano un rischio più elevato di tonsillite.
Esposizione ai germi: i bambini trascorrono molto tempo a contatto con i propri coetanei, a scuola o ai campi estivi, e possono quindi facilmente diffondere le infezioni che causano la tonsillite. Anche gli adulti che passano molto tempo con i bambini, come gli insegnanti, hanno maggiori probabilità di prendere la tonsillite.
Tonsillite: trattamenti
In caso di tonsillite lieve non è necessario alcun trattamento, specialmente quando la causa è virale, come nel caso dei virus del raffreddore [3].
Tra i trattamenti dei casi più gravi di tonsillite vi sono gli antibiotici o la tonsillectomia. Nei casi gravi, se si trascura la malattia, la tonsillite acuta può portare a complicanze come l’otite. Se una persona si disidrata a causa della tonsillite, potrebbe avere bisogno anche di una reidratazione per via venosa. Durante il processo di guarigione della gola possono inoltre essere utili gli antidolorifici, per alleviare il mal di gola [3].
Per diagnosticare la tonsillite il medico inizia con un esame generale e controlla se le tonsille sono gonfie e se sono presenti chiazze bianche [1].
Il medico ispeziona poi l’esterno della gola per individuare la presenza di eventuali linfonodi ingrossati e di un’eruzione cutanea, che talvolta compare.
Potrebbe inoltre decidere di fare un tampone faringeo per esaminare l’area infetta in modo più approfondito. Con questa tecnica il medico è in grado di stabilire se l’infezione sia di origine virale o batterica [3].
Può inoltre prescrivere un esame del sangue (emocromo) completo. Questo esame prevede il prelievo di una piccola quantità di sangue per indagare i livelli di certi tipi di cellule del sangue. I risultati degli esami possono aiutare il medico a integrare le informazioni ottenute con il tampone [3].
In alcuni casi, se il tampone non fornisce risultati soddisfacenti, un emocromo completo può aiutare il medico a stabilire il trattamento migliore per il paziente [3].
Se con il tampone vengono rilevati dei batteri, si deve ricorrere alla terapia antibiotica, che può essere assunta con un’unica iniezione o in forma di compresse da prendere per diversi giorni. Anche se ci si sente meglio dopo 2 o 3 giorni, è importante assumere il medicinale per il tempo prescritto [1].
Il trattamento dipende dalla causa della tonsillite, che può essere [3]:
un virus. In tal caso il corpo combatterà l’infezione da solo;
dei batteri. In questo caso il medico prescriverà un antibiotico. È importante che i bambini assumano gli antibiotici esattamente come da prescrizione del medico [1]. In questo modo i sintomi si risolveranno rapidamente e l’infezione non verrà trasmessa ad altri.
Per evitare il ripresentarsi dell’infezione è importante concludere l’intero ciclo di trattamento prescritto, anche se il bambino si sente meglio dopo pochi giorni. Assumere i medicinali come prescritto aiuta anche a prevenire problemi di salute più seri che potrebbero essere causati da uno streptococco, come la febbre reumatica, che può danneggiare il cuore [1].
È raro che un medico prescriva la tonsillectomia (intervento chirurgico di rimozione delle tonsille) se un bambino presenta tonsilliti ricorrenti o tonsille così ingrossate da rendere difficoltosa la respirazione notturna [3]. La tonsillectomia era una procedura a cui si ricorreva spesso in passato. Oggi gli esperti fanno riferimento a delle linee guida per valutare se ricorrere o meno al trattamento di rimozione delle tonsille. In generale, la tonsillectomia può essere presa in considerazione in caso di bambini con sette episodi di mal di gola in un anno, cinque episodi l'anno in due anni di fila o tre episodi l'anno in tre anni di fila [1].
Se il mal di gola è causato da un virus, gli antibiotici non sono di aiuto e il corpo dovrà combattere l’infezione da solo. Nel frattempo, si possono trattare i sintomi con alcuni rimedi casalinghi [1]:
Riposare molto
Bere liquidi tiepidi o molto freddi per alleviare il dolore alla gola
Fare gargarismi con acqua tiepida salata
Assumere antidolorifici e antinfiammatori come il paracetamolo o l’ibuprofene
Preferire alimenti morbidi come gelatine, gelato e purea di mela
Utilizzare un umidificatore o un vaporizzatore a freddo nella stanza
Come prevenzione, può essere utile assumere integratori alimentari che stimolano le difese immunitarie, come quelli a base di echinacea o vitamine, in particolare le vitamine C e D