Placche in gola

    La tonsillite (infiammazione delle tonsille) colpisce circa il 60% della popolazione mondiale, rendendola una delle patologie più diffuse. Esistono vari sintomi associati alla tonsillite, il più evidente dei quali è la presenza di placche biancastre sulle tonsille. 

    Le placche all'altezza della mucosa tonsillare, possono essere indicatrici di infiammazione acuta, causata da virus (es: adenovirus o virus influenzali), batteri (es: streptococco beta emolitico di gruppo A, Klebsiella pneumoniae, Haemophilus influenzae) o micosi (es: Candida).

    In caso di infiammazione cronica, che si osserva prevalentemente negli adulti, le placche, unitamente ad altri sintomi, compaiono periodicamente in occasione di fattori scatenanti, come una variazione climatica e, pur presentando remissione spontanea, rimangono latenti fino ad una successiva insorgenza.

    Le placche possono essere presenti anche in caso di tonsille criptiche, ovvero caratterizzate da lesioni benigne che, alternando la normale morfologia delle tonsille, causano accumulo di detriti e cellule morte.

    Il medico, previa visita (che include anamnesi e ispezione visiva delle placche), può disporre l'esecuzione di alcuni esami ematologici utili nell'identificazione dei batteri e virus responsabili dell'infezione. Oltre agli esami del sangue, può essere consigliata anche la coltura faringea; nel corso di questo test diagnostico, vengono raccolti campioni di tessuto dalle tonsille mediante l'uso di tamponi di cotone, che successivamente vengono inviati in laboratorio per l'analisi. La coltura faringea è di fondamentale importanza per confermare la tipologia dell'infezione che provoca la formazione di placche nella zona faringea. 

    Le placche visibili all'apertura della cavità orale si localizzano nella regione faringea; di colore biancastro, possono manifestarsi sulle tonsille, nell'area circostante le stesse o in tutta la bocca. I soggetti che presentano tali lesioni sulla gola riferiscono frequentemente irritazione e dolore faringeo. Inoltre, il dolore può talvolta risultare così intenso da rendere difficoltosa la deglutizione degli alimenti.

    Altri sintomi che possono manifestarsi in concomitanza con le placche in gola sono:

     

    Molteplici patologie possono determinare l'apparizione di placche bianche sulla gola. Alcune di queste condizioni possono risolversi spontaneamente nell'arco di una settimana, mentre altre richiedono un trattamento farmacologico da parte del medico.

    Tonsillite

    Le due tonsille situate nella parte posteriore della gola filtrano i germi per mantenere la salute dell'organismo, ma questi germi possono rimanere intrappolati all'interno e causare un'infezione.

    Oltre alla presenza di placche biancastre o giallastre in gola, si possono manifestare anche:

    • tonsille arrossate;
    • dolore alla gola;
    • linfonodi del collo dolenti;
    • variazioni nel timbro della voce;
    • febbre;
    • difficoltà a deglutire;
    • alito cattivo;
    • rigidità del collo.

     

    Faringite Streptococcica

    Il mal di gola e la difficoltà a deglutire sono i sintomi più comuni. Tuttavia, è comune anche la formazione di macchie bianche sulle tonsille. Altri sintomi possono includere:

    • febbre;
    • mal di testa;
    • ghiandole del collo gonfie o dolenti;
    • tonsille gonfie e arrossate;
    • punti rossi sul palato;
    • un'eruzione cutanea.

    Il trattamento delle placche, laddove non presentino una remissione spontanea o non migliorino seguendo i rimedi casalinghi che saranno esposti di seguito, dipende dalla condizione che le ha causate.

    Rimedi casalinghi

    • Effettuare sciacqui con acqua tiepida salata più volte durante la giornata.
    • Assumere frequentemente liquidi caldi può fornire sollievo dal dolore alla gola.
    • È utile garantirsi un adeguato riposo, poiché durante il sonno l'organismo combatte l'infezione.
    • L'uso di pastiglie per la gola può attenuare il disagio associato alla condizione.

    Infiammazione acuta

    Nel caso di infiammazione acuta, il protocollo terapeutico standard prevede:

    1. Assunzione di antinfiammatori e, se necessario, di antipiretici per un periodo di 3 giorni;
    2. Impiego di antibiotici: qualora non si registri un miglioramento dei sintomi dopo i primi 3 giorni, è necessario trattare l'infezione con antibiotici, prescritti dal medico, per un periodo di 8-10 giorni;
    3. Ulteriori indagini e/o interventi: in assenza di miglioramenti dopo 8-10 giorni di trattamento antibiotico, il medico potrà prescrivere esami diagnostici aggiuntivi al fine di definire una terapia più specifica.

    In casi di recidive infettive frequenti, potrebbe essere presa in considerazione, come ultima risorsa, l'opzione chirurgica della tonsillectomia (ovvero la rimozione delle tonsille)

    Infiammazione cronica

    L'intervento terapeutico, in caso di infiammazione cronica delle tonsille con presenza di placche, è identico a quello dell'infiammazione acuta.

    Successivamente al trattamento della fase acuta, si interviene con l'obiettivo di potenziare il sistema immunitario, al fine di incrementare le difese dell'organismo.

    Tonsillectomia

    La tonsillectomia, consistente nella rimozione chirurgica delle tonsille, è una procedura indicata prevalentemente per adulti e bambini oltre i tre anni di età, a fronte di specifiche indicazioni cliniche, come ad esempio infiammazioni croniche o con frequenti recidive, o in caso di tonsille criptiche. È tuttavia necessaria una valutazione individualizzata del paziente per determinare l'adeguatezza dell'intervento in ciascun caso specifico.

    Le placche alla gola rappresentano un sintomo comune in diverse condizioni patologiche, tra cui la tonsillite e la faringite streptococcica. Il loro trattamento varia in funzione della natura e gravità dell'infiammazione. Nelle fasi acute, l'approccio terapeutico standard prevede l'uso di antinfiammatori e antipiretici, seguito, se necessario, dall'impiego di antibiotici. In assenza di miglioramenti, possono essere prescritti ulteriori esami diagnostici e, in casi estremi, può essere considerata l'opzione chirurgica della tonsillectomia. Nel contesto dell'infiammazione cronica, il trattamento mira anche a rafforzare il sistema immunitario per prevenire future recidive. La tonsillectomia, in particolare, è indicata in casi di infiammazioni croniche o frequenti recidive, nonché in presenza di tonsille criptiche, previa valutazione del paziente. Il riconoscimento tempestivo e un trattamento adeguato sono fondamentali per garantire una gestione efficace di queste condizioni e per prevenire complicanze.